Numero di Harshad
Un numero di Harshad in una data base è un numero intero positivo divisibile per la somma delle proprie cifre.
La definizione dei numeri di Harshad è stata data dal matematico indiano Dattatreya Ramachandra Kaprekar. Il termine Harshad deriva dal sanscrito "harṣa" che significa "grande gioia". A volte ci si riferisce a questi numeri anche come numeri di Niven, in onore del matematico Ivan Morton Niven.
Definizione matematica
[modifica | modifica wikitesto]Dato un intero positivo che, espresso in base , sia di cifre (con ) (si noti che deve essere zero o un intero positivo inferiore a ), allora può essere scritto come:
Se esiste un intero tale che valga la seguente uguaglianza, allora è un numero di Harshad in base :
Numeri di Harshad in base 10
[modifica | modifica wikitesto]I primi numeri di Harshad nella base 10 con più di una cifra sono (sequenza A005349 dell'OEIS):
10, 12, 18, 20, 21, 24, 27, 30, 36, 40, 42, 45, 48, 50, 54, 60, 63, 70, 72, 80, 81, 84, 90, 100, 102, 108, 110, 111, 112, 114, 117, 120, 126, 132, 133, 135, 140, 144, 150, 152, 153, 156, 162, 171, 180, 190, 192, 195, 198, 200, 201, 204.
Numeri di Harshad consecutivi
[modifica | modifica wikitesto]Helen Grundman ha dimostrato nel 1994 che, in base 10, non esistono sequenze di numeri di Harshad consecutivi di lunghezza pari o superiore a 21. Ha anche individuato la prima sequenza di 20 numeri consecutivi: si trova oltre .
Stima della quantità di numeri di Harshad
[modifica | modifica wikitesto]Sia la funzione che restituisce il numero di numeri di Harshad minori o uguali a :
- Jean-Marie De Koninck e Nicolas Doyon hanno dimostrato che per qualsiasi : .
- De Koninck, Doyon e Kátai hanno poi dimostrato che, posto : .
Quali numeri possono o non possono essere numeri di Harshad?
[modifica | modifica wikitesto]- Ogni numero naturale con notazione , dove è una qualsiasi cifra compresa tra 1 e 9, e è un qualsiasi intero maggiore o uguale a 0, è un numero di Harshad poiché la somma delle sue cifre è pari ad .[1]
- Ogni numero naturale con notazione è un numero di Harshad, infatti , per cui è sicuramente divisibile per la somma delle sue cifre, ossia .[2]
- Con procedimento analogo si può dimostrare che ogni numero naturale con notazione di lunghezza uguale a una qualsiasi potenza naturale di 3, è un numero di Harshad, infatti si può sempre fattorizzare come .
- Tutti i fattoriali fino a compreso sono numeri di Harshad. Il numero è il primo a non esserlo. Invece lo sono altri fattoriali, ad esempio:
- Ogni numero naturale con notazione , dove è il numero in base 10 formato da ripetizioni della cifra 1, , e è un qualsiasi intero positivo minore di e multiplo di , è un numero di Harshad.(R. D'Amico, 2019).[3]
Numeri di Harshad in base b
[modifica | modifica wikitesto]Un numero di Harshad in una generica base viene definito un numero di -Harshad (secondo la notazione di Grundman del 1994).
I numeri 1, 2, 4 e 6 sono gli unici numeri a essere numeri di Harshad in qualunque base siano espressi; per questa proprietà sono detti numeri di Harshad completi.
Numeri di b-Harshad consecutivi
[modifica | modifica wikitesto]In notazione binaria, c'è un numero infinito di sequenze di 4 numeri di 2-Harshad; in notazione ternaria, c'è un numero infinito di sequenze di 6 numeri di 3-Harshad. Entrambe le dimostrazioni si devono a T. Cai che le pubblicò nel 1996.
Che numeri possono o non possono essere numeri di b-Harshad?
[modifica | modifica wikitesto]- Ogni numero inferiore alla base è un numero di b-Harshad. Infatti essendo la sua notazione di una sola cifra, risulta evidentemente essere divisibile per sé stesso.
- Ogni numero che sia una potenza intera di (ossia ) è un numero di b-Harshad, poiché la sua notazione in base è quindi la somma delle cifre di è sempre uguale a 1 che è sicuramente un divisore di .
- Un numero primo è un numero di b-Harshad solamente se è inferiore o uguale alla base . La prima regola esposta assicura la validità di questa regola per i casi . La seconda regola esposta, per il caso (nell'eventulità che stesso sia primo). La validità per i casi rimanenti può essere dimostrata per assurdo, infatti se esistesse un numero primo , superiore alla base che fosse un numero di -Harshad, allora la somma delle sue cifre (che è necessariamente inferiore a e superiore all'unità) sarebbe un divisore di che, tuttavia, essendo primo ammette come divisori unicamente e l'unità.
Numeri Harshad-morfici
[modifica | modifica wikitesto]Un numero intero si dice Harshad-morfico (o Niven-morfico) se, per una data base , è possibile trovare un numero di -Harshad , tale che la somma delle sue cifre sia uguale a , e sia la parte terminale della notazione di scritto nella stessa base .
Ad esempio, 18 è Harshad-morfico in base 10, poiché:
- 16218 ha 18 come somma delle cifre;
- 18 è un divisore di 16218 (quindi 16218 è un numero di Harshad);
- 18 è la parte finale di 16218.
Sandro Boscaro ha dimostrato che in base 10 tutti i numeri interi sono Harshad-morfici tranne 11.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- H. G. Grundmann, Sequences of consecutive Niven numbers, Fibonacci Quarterly 32 (1994), 174-175
- Jean-Marie De Koninck and Nicolas Doyon, On the number of Niven numbers up to x, Fibonacci Quarterly Volume 41.5 (November 2003), 431–440
- Jean-Marie De Koninck, Nicolas Doyon and I. Katái, On the counting function for the Niven numbers, Acta Arithmetica 106 (2003), 265–275
- Sandro Boscaro, Nivenmorphic Integers, Journal of Recreational Mathematics 28, 3 (1996 - 1997): 201–205!
- Rosario D'Amico, A method to generate Harshad numbers, in Journal of Mathematical Economics and Finance, vol. 5, n. 1, giugno 2019, p. 19-26.