Olocausto (sacrificio)
L'olocausto è una cerimonia religiosa di sacrificio animale praticata nell'antichità specialmente dai greci e dagli ebrei, durante la quale la bestia veniva bruciata interamente.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]La parola "olocausto" deriva dal greco olokautosis (ὁλοκαύτωσις, da ὅλος "intero" e καυστός "bruciato"), presente nella Septuaginta, successivamente tradotto col termine latino holocaustum, nella Vulgata.[1]
Rituale greco
[modifica | modifica wikitesto]L'holokautein (ὁλοκαυτεῖ
Uno dei primi olocausti di cui si ha notizia è quello di Senofonte, che sacrificò dei maiali per Zeus Meilichios.[2]
Rituale ebraico
[modifica | modifica wikitesto]«Dirai loro: Questo è il sacrificio consumato dal fuoco che offrirete al Signore; agnelli dell'anno, senza difetti, due al giorno, come olocausto perenne.»
Nel Levitico (1,3) c'è scritto:"Se la tua offerta è un olocausto di bestiame grosso, egli offrirà un maschio senza difetto; l'offrirà all'ingresso della tenda del convegno, perché sia accetto al Signore in suo favore".
Quando la Bibbia ebraica veniva tradotta in greco, come la Septuaginta, i traduttori usavano il termine greco per tradurre l'"offerta bruciata" dall'ebraico antico. L'olocausto (in ebraico עלה, `olah, dal verbo "far ascendere"[4]) è un tipo di sacrificio biblico, nel particolare, un sacrificio animale, il cui intero corpo viene completamente consumato dal fuoco. Secondo la tradizione giudaica, questo rituale fu istituito da Mosè.[1][5] Esso prevedeva che dalla combustione non dovesse rimanere carne da mangiare. Era visto come la più retta forma di sacrificio[6] ed era l'unico che il giudaismo permettesse di praticare nei templi israeliti e non.[6]
L'animale da sacrificare veniva scelto fra le primizie, ossia ciò che di meglio si aveva da offrire (spesso gli agnelli, o comunque i neonati del bestiame),[7] e doveva essere perfettamente sano e senza macchie.[6] Posto sul lato a nord dell'altare, veniva sgozzato e ucciso dall'offerente o dal sacerdote. Il sangue veniva raccolto dai celebranti e sparso attorno all'altare (gesto dal quale deriva l'espressione "spargimento di sangue"). A meno che non fosse un uccello, il corpo dell'animale veniva scuoiato e la sua pelle veniva consegnata al sacerdote.
Per antonomasia, il termine "olocausto" può riferirsi al genocidio perpetrato dalla Germania nazista nei confronti degli ebrei d'Europa.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Olocausto, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Harrison, pp. 16, 161.
- ^ Numeri 28:3, biblegateway.com - Bibbia CEI. URL consultato il 29 agosto 2013.
- ^ (EN) `olah, su biblestudytools.com. URL consultato il 15 gennaio 2013.
- ^ Numeri 28, biblegateway.com - Bibbia CEI. URL consultato il 2 aprile 2014.
- ^ a b c (EN) Burnt offering, su jewishencyclopedia.com, Jewish Encyclopedia. URL consultato il 15 gennaio 2013.
- ^ Primizia, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Jane Harrison, Prolegomena to the study of Greek Religion, Princeton University Press, 1991, ISBN 0-691-01514-7.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sull'olocausto
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «olocausto»
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- olocausto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Nicola Turchi, OLOCAUSTO, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
- (EN) Olocausto, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.