Rush Hour - Due mine vaganti

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Rush Hour - Due mine vaganti
Jackie Chan e Chris Tucker in una scena del film
Titolo originaleRush Hour
Lingua originaleinglese, cantonese, mandarino
Paese di produzioneUSA, Hong Kong
Anno1998
Durata98 min
Rapporto2,35:1
Genereazione, commedia, poliziesco
RegiaBrett Ratner
SoggettoRoss LaManna
SceneggiaturaRoss LaManna, Jim Kouf
ProduttoreRoger Birnbaum, Jonathan Glickman, Arthur M. Sarkissian
Produttore esecutivoJay Stern
Casa di produzioneNew Line Cinema, Roger Birnbaum Productions
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaAdam Greenberg
MontaggioMark Helfrich
Effetti specialiVincent Montefusco, Chuck Comisky
MusicheLalo Schifrin
ScenografiaRobb Wilson King, Thomas Fichter, Lance Lombardo
CostumiSharen Davis
TruccoMelanie Hughes, Myke Michaels
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Rush Hour - Due mine vaganti (Rush Hour) è un buddy film commedia d'azione statunitense del 1998 diretto da Brett Ratner e scritto da Jim Kouf e Ross LaManna da un soggetto di LaManna. Il film vede protagonisti Jackie Chan e Chris Tucker nei panni di due agenti di polizia mal assortiti ai quali viene affidato il compito di salvare la figlia di un diplomatico cinese che è stata rapita. Tzi Ma, Tom Wilkinson, Ken Leung, Mark Rolston, Elizabeth Peña e Rex Linn interpretano ruoli secondari. Uscito il 18 settembre 1998, il film ha incassato oltre 244 milioni di dollari in tutto il mondo. Grazie a questo successo commerciale al botteghino, il film ha generato due sequel: Colpo grosso al Drago Rosso - Rush Hour 2 (2001) e Rush Hour - Missione Parigi (2007).

Hong Kong, 30 giugno 1997. Nell'ultimo giorno di dominio da parte del governo britannico, il detective Lee delle forze di polizia reali di Hong Kong conduce un'incursione ai moli della città, sperando di arrestare il misterioso boss malavitoso Juntao, la cui vera identità è da sempre ignota; arrivato sul luogo tuttavia vi trova solo il braccio destro del criminale, Sang, che riesce a fuggire su una barca.

Nonostante il fallimento della retata, Lee riesce comunque ad impedire che un buon numero di preziosissimi manufatti cinesi vengano portati fuori dal paese da alcuni contrabbandieri, che dona come regalo d'addio ai suoi amici intimi: il console Solon Han e il comandante della polizia britannica Thomas Griffin.

Due mesi dopo, mentre Han si è trasferito a Los Angeles con la sua famiglia, Juntao si vendica dell'azione intrapresa dalle autorità di Hong Kong rapendo la giovane figlia del console, Soo Yung. Non fidandosi dell'FBI, Han chiede aiuto a Lee, tuttavia i federali non vogliono assegnargli il caso, poiché temono che il coinvolgimento di un agente estero nelle indagini potrebbe causare un incidente internazionale nel caso in cui la situazione dovesse volgere al peggio; decidono quindi di affiancare a Lee il detective James Carter, un agente scavezzacollo della polizia di Los Angeles.

Carter viene ingannato e costretto a "fare da babysitter" a Lee come punizione per aver rovinato un'operazione sotto copertura; quando lo scopre, decide ugualmente di risolvere il caso senza coinvolgere il detective di Hong Kong. Carter inizialmente porta Lee a fare un giro turistico, tenendolo lontano dall'ambasciata mentre contatta degli informatori per avere notizie sul rapimento, ma Lee riesce ugualmente ad arrivare al consolato cinese, dove Han e l'FBI attendono la telefonata per il riscatto della bambina. Mentre litiga con l'agente speciale in carica Warren Russ per non essere riuscito a tenere Lee lontano dalle indagini, Carter risponde inconsapevolmente ad una telefonata di Sang, negoziando con lui la consegna di un riscatto da 50 milioni di dollari.

L'FBI rintraccia la chiamata in un magazzino ma nonostante gli avvertimenti di Lee di non entrare, una squadra di agenti viene uccisa da una bomba presente nell'edificio; in quel momento Lee e Carter avvistano Sang nelle vicinanze e lo inseguono, ma lui riesce a scappare, lasciando tuttavia cadere il detonatore della bomba nella fuga. Con l'aiuto di una collega di Carter, l'esperta di esplosivi della polizia di Los Angeles Tania Johnson, la bomba viene collegata a Clive Cobb, un criminale precedentemente arrestato da Carter. Lee costringe Clive a rivelare la sua relazione d'affari con Juntao, che ha incontrato al ristorante Foo Chow a Chinatown, guadagnandosi la fiducia di Carter. Carter va al ristorante in avanscoperta e vede un video di sorveglianza di Juntao che fa portare via Soo Yung in un furgone; prima che gli scagnozzi del boss possano ucciderlo, Lee arriva e gli salva la vita, ma i due vengono estromessi dal caso dall'FBI poiché hanno inconsapevolmente mandato a monte la consegna del riscatto. Lee viene rimandato a Hong Kong, tuttavia Carter, deciso a non arrendersi, con l'aiuto di Tania riesce ad intrufolarsi a bordo dell'aereo di Lee e lo convince ad aiutarlo a fermare Juntao insieme.

Il comandante Griffin in seguito arriva per dare aiuto nel caso e implora Han di pagare il riscatto per evitare ulteriori spargimenti di sangue. Quella sera, all'apertura di una mostra d'arte cinese al Los Angeles Convention Center, supervisionata da Han e Griffin, viene consegnato un riscatto di 70 milioni di dollari mentre Carter, Lee e Tania entrano travestiti da ospiti. Carter ordina agli ospiti di evacuare per sicurezza, facendo arrabbiare l'FBI, ma in quel frangente Lee sorprende Griffin mentre riceve un detonatore da Sang; Lee e Tania si rendono conto che Griffin è Juntao quando Carter lo riconosce dal nastro di sorveglianza del ristorante di Chinatown. Griffin minaccia con il detonatore di far esplodere un giubbotto con una potentissima bomba attaccato a Soo Yung e chiede che il riscatto venga pagato per intero, come risarcimento per gli inestimabili manufatti cinesi che Lee ha recuperato durante il suo raid. Carter tuttavia esce di soppiatto dall'edificio, individua il furgone in cui si trova Soo Yung e porta la bambina dentro, impedendo a Griffin di far esplodere il giubbotto.

Tania riesce a disinnescare il giubbotto di Soo Yung, ma Griffin si dirige sul tetto con il riscatto; Lee prende il giubbotto e insegue Griffin, mentre Carter uccide Sang in una sparatoria. Lee ha una breve colluttazione con Griffin sulle travi in cima all'edificio, al termine della quale il criminale cade verso la sua morte dopo essersi disperatamente aggrappato al giubbotto del detective; quando anche Lee perde la presa e cade, Carter riesce a prenderlo al volo con uno stendardo, salvandogli la vita. Han e Soo Yung si riuniscono e come ricompensa per aver salvato la figlia, il console manda Carter e Lee in vacanza a Hong Kong. Prima che Carter se ne vada, gli agenti Russ e Whitney gli offrono un posto nell'FBI, ma lui rifiuta beffardamente. Carter sale quindi sull'aereo con Lee, che inizia fastidiosamente a cantare "War" di Edwin Starr con tono stonato ed il poliziotto per il fastidio inizia a chiedere disperatamente ad una hostess che gli venga assegnato un altro posto.

Colonna sonora

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Lo stesso argomento in dettaglio: Rush Hour (colonna sonora).

Il brano "War" di Edwin Starr è stato utilizzato come tema finale del film.

La colonna sonora del film è composta dalla hit del singolo "Can I Get a..." di Jay-Z, Ja Rule e Amil, oltre che da brani di Flesh-n-Bone, Wu-Tang Clan, Dru Hill, Charli Baltimore e Montell Jordan.

L'album ufficiale della colonna sonora ha riscosso a sua volta successo ed è diventato disco di platino il 21 gennaio 1999.

Distribuzione

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Il film ha incassato oltre 33 milioni di dollari nel suo fine settimana di apertura. A fronte di un budget di produzione di 33 milioni di dollari, il film ha incassato complessivamente la cifra di 244.386.864 dollari, di cui 141.186.864 negli Stati Uniti d'America e 103.200.000 nel resto del mondo.[1] Con questi risultati raggiunge negli Stati Uniti il settimo posto come miglior incasso del 1998 e inoltre rappresenta il terzo più grande successo commerciale della storia per un film di arti marziali superato solo dal seguito Colpo grosso al Drago Rosso - Rush Hour 2 e da The Karate Kid - La leggenda continua.[2]

Il film è stato accolto in maniera mista dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha ottenuto il 62% dei giudizi professionali positivi, con un voto medio di 6,2 su 10 basato su 77 recensioni,[3] mentre su Metacritic ha un punteggio di 61 su 100 basato su 23 recensioni.[4]

Riconoscimenti

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Influenza culturale

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Il film è stato il catalizzatore per la creazione del sito web aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes. Senh Duong, fondatore del sito e fan di Jackie Chan, fu motivato a creare il sito dopo aver recuperato tutte le recensioni delle pellicole d'azione hongkonghesi di Chan mentre venivano distribuite negli Stati Uniti. In vista dell'uscita di Rush Hour - Due mine vaganti, il primo grande film hollywoodiano di Chan, Duong codificò il sito in due settimane e lo lanciò poco prima dell'uscita del film.[6][7]

Un sequel, Colpo grosso al Drago Rosso - Rush Hour 2, ambientato per lo più nella città di Hong Kong, è uscito nel 2001. Un terzo film, Rush Hour - Missione Parigi, ambientato prevalentemente a Parigi, è uscito il 10 agosto 2007.[8] Tucker ha guadagnato 25 milioni di dollari per il suo ruolo nel terzo film e Chan ha ricevuto i diritti di distribuzione del film in Asia.[9]

Nel 2007, prima dell'uscita di Rush Hour 3, Ratner era ottimista sulla possibilità di realizzare un quarto film e di ambientarlo potenzialmente a Mosca.[10] Nel 2017, Chan ha accettato una potenziale sceneggiatura per Rush Hour 4 dopo aver rifiutato per anni i copioni.[11][12][13]

  1. ^ (EN) "Rush Hour" - Total Lifetime Grosses, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo.com. URL consultato il 21 maggio 2011.
  2. ^ (EN) "Rush Hour" - Rank Action-Martial Arts, su Box Office Mojo. URL consultato il 21 maggio 2011.
  3. ^ (EN) Rush Hour - Due mine vaganti, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. Modifica su Wikidata
  4. ^ (EN) Rush Hour - Due mine vaganti, su Metacritic, Fandom, Inc. Modifica su Wikidata
  5. ^ 1999 MTV Movie Awards, in MTV. URL consultato il 24 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2015).
  6. ^ (EN) 25 Years Later, Rush Hour Is Still a Buddy-Cop Gem, su Rotten Tomatoes, 18 settembre 2018. URL consultato il 24 settembre 2023 (archiviato il 13 aprile 2019).
  7. ^ (EN) John Semley, Hater: On the Virtues of Utter Disagreeability, Penguin Books, 2018, pp. 26–27, ISBN 978-0-7352-3617-2. URL consultato il 24 settembre 2023.
  8. ^ (EN) Chan Says Tucker Holding Up Rush Hour 3, su The Associated Press, 10 luglio 2005. URL consultato il 24 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2006).
  9. ^ (EN) Associated Press, FOXNews.com – Jackie Chan Admits He Is Not a Fan of 'Rush Hour' Films – Celebrity Gossip | Entertainment News | Arts And Entertainment, su Fox News, Fox News, 30 settembre 2007. URL consultato il 24 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2007).
  10. ^ (EN) "Rush Hour 4" is Set in Moscow, su WorstPreviews.com, 2 agosto 2007. URL consultato il 24 settembre 2023 (archiviato il 21 marzo 2008).
  11. ^ (EN) Shirley Li, Jackie Chan teases that 'Rush Hour 4' is close to being a reality, su EW, 6 ottobre 2017. URL consultato il 24 settembre 2023 (archiviato il 20 agosto 2019).
  12. ^ (EN) Chris Tilly, Jackie Chan Downplays Talk of Rush Hour 4 and Drunken Master 3, su IGN, 13 agosto 2014. URL consultato il 24 settembre 2023 (archiviato il 20 agosto 2019).
  13. ^ (EN) Jackie Chan Says Rush Hour 4 Is Happening, but There's a Catch and it Involves Chris Tucker, su E! Online, 5 ottobre 2017. URL consultato il 24 settembre 2023 (archiviato il 20 agosto 2019).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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