Samia Al-Amoudi
Samia Al-Amoudi (in arabo ساميه العمودي?; ...) è una ginecologa, attivista e docente saudita, a capo del Centro di eccellenza Sheikh Mohammed Hussein Al-Amoudi per il cancro al seno.
È nota per il suo lavoro di sensibilizzazione sul cancro al seno, dopo essersi diagnosticata la malattia. È anche la prima donna nominata dal Consiglio di cooperazione del Golfo a far parte del consiglio di amministrazione dell'Unione per il controllo internazionale del cancro.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1981 Al-Amoudi è stata tra le prime donne laureate in medicina presso la King Abdulaziz University.[2]
Nell'aprile 2006 si è diagnosticata un cancro al seno, per il quale è stata sottoposta a chemioterapia.[2] È stata la prima donna saudita a scrivere pubblicamente della sua esperienza con la malattia, in una serie di articoli in una rubrica settimanale del giornale Al Madina.[2] È anche apparsa in un programma televisivo.[2]
Nel marzo 2007 ha ricevuto il primo International Women of Courage Award da Condoleezza Rice da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America.[3][4]
Nel 2010 è stata inserita al quinto posto nella lista Power 100, l'elenco annuale degli arabi più influenti del mondo stilato da Arabian Business.[2] Al-Amoudi è stata anche successivamente inserita da Arabian Business al 37º posto nel 2015 e al 66° nel 2016 nella classifica delle "100 donne arabe più potenti del 2016".[5]
Dal 2012, anno in cui ha completato il trattamento per il cancro, è a capo del Centro di eccellenza Sheikh Mohammed Hussein Al-Amoudi per il cancro al seno. Inoltre è presidente scientifico per il cancro al seno presso la King Abdulaziz University[1], membro del comitato direttivo del Breast Health Global Initiative[6] e ricopre il ruolo di ambasciatrice #GetFit in GE Healthcare.[1]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Breast Cancer, Break the Silence[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Meet Samia Al-Amoudi, #GetFit Saudi Arabia Ambassador, su The Pulse, GE Healthcare, 11 settembre 2012. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2014).
- ^ a b c d e No.5 Dr. Samia Al Amoudi, su Arabian Business. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2011).
- ^ (EN) Lulwa Shalhoub, Samia Al-Amoudi: The Most Courageous Saudi Woman, su Arab News, 25 marzo 2007. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato il 3 novembre 2022).
- ^ Secretary of State Confers the First International Women of Courage Awards (PDF), su U.S. Mission to the United Nations, U.S. Department of State, 7 marzo 2007. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2009).
- ^ InPics: The 100 Most Powerful Arab Women 2016 – Healthcare & Science, su Arabian Business, 13 marzo 2016. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato il 5 novembre 2022).
- ^ Dr. Samia Al-Amoudi (PDF), su Breast Health Global Initiative. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ (EN) Ronald Piana, Book Review: Breast Cancer, Break the Silence - The ASCO Post, su The ASCO Post, 15 ottobre 2014. URL consultato il 5 novembre 2022 (archiviato il 3 novembre 2022).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Samia Al-Amoudi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Twitter di Samia Al-Amoudi
- (EN) Fadia Jiffry, Samia Al-Amoudi: Woman of Courage, su About Her, 3 maggio 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 31963729 · ISNI (EN) 0000 0003 7321 2402 · LCCN (EN) nr2007012981 |
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