Seinei
Seinei | |
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Imperatore del Giappone | |
In carica | 480 - 484 |
Predecessore | Yūryaku |
Successore | Kenzō |
Nascita | Sakurai, circa 457 |
Morte | Sakurai, circa 484 |
Padre | Yūryaku |
Madre | Kazuraki no Kara |
Seinei (
Gli eventi e le date che lo riguardano sono riportate negli Annali del Giappone (Nihongi?,
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]L'imperatore Seinei alla nascita ebbe il nome di principe Shiraka (
Non regnò con l'attuale titolo imperiale di "sovrano celeste" (tennō?,
I clan dell'antica provincia di Yamato, che corrisponde all'attuale prefettura di Nara, costituirono il regno che, nel periodo Kofun (250-538), si espanse conquistando buona parte dei territori delle isole di Honshū, Kyūshū e Shikoku. A seguito di tali conquiste, ai sovrani di Yamato fu riconosciuto il titolo di "grande re" (Ōkimi?,
Secondo il Kojiki, Seinei governò dal quindicesimo giorno del primo mese del 480[2] fino alla sua morte nel primo mese del 484.[2] Regnò col titolo di grande re (Ōkimi?) Shiraka. Seinei fu il nome assegnatogli postumo in un'era successiva.
Quando salì al trono, spostò la corte nel nuovo palazzo Iware no Mikakuri, che fece costruire a Sakurai, la stessa città dove aveva sede il palazzo di Yūryaku, secondo la tradizione che vedeva di cattivo auspicio per un imperatore giapponese risiedere nello stesso palazzo del defunto predecessore.[1]
Dopo alcuni mesi si rese conto di non poter avere figli e, preoccupato per la sua successione, fece rintracciare i due nipoti dell'imperatore Richū, i principi Oke e Woke, scappati da corte dopo che il loro padre fu fatto uccidere da Yūryaku molti anni prima. I due nobili, che si erano rifugiati ad Akashi, nella provincia di Harima, nel 482 furono trovati dagli emissari di Seinei, portati a corte ed adottati come eredi.[1]
Nel 484 l'imperatore morì, ed il suo erede designato al trono, il principe Oke, si assentò dalla capitale lasciando la reggenza dello stato alla sorella Iidoyo no Ao no Mikoto. Questa morì dopo circa un anno, ed Oke rientrò nella capitale per salire al trono, ma quando giunse a corte dichiarò di rinunciare al trono in favore del fratello Woke, distintosi nel periodo trascorso ad Akashi. Woke fu quindi il successore di Seinei e divenne l'imperatore Kenzō.[1]
Secondo i Nihongi, l'imperatore Seinei fu sepolto nel mausoleo Kawachi no Sakato no Hara, a lui dedicato, che si trova tuttora nell'odierna zona orientale della prefettura di Ōsaka.[3]
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Aston, William George: Nihongi: Chronicles of Japan from the Earliest Times to A.D. 697. (traduzione inglese dei Nihongi) Kegan Paul, Trench, Trubner. Londra 1896
- (EN) Batten, Bruce Loyd: Gateway to Japan: Hakata in war and peace, 500-1300.. University of Hawaii Press, Honolulu, 2006. ISBN 0-8248-2971-9 ISBN 978-0-8248-2971-1
- (EN) Brown, Delmer M. and Ichirō Ishida: Gukanshō: The Future and the Past.. University of California Press. Berkeley, 1979. ISBN 0-520-03460-0; ISBN 978-0-520-03460-0
- (EN) Ponsonby-Fane, Richard Arthur Brabazon: The Imperial House of Japan. Ponsonby Memorial Society. Kyoto, 1959
- (FR) Titsingh, Isaac.: Annales des empereurs du Japon.. Royal Asiatic Society, Oriental Translation Fund of Great Britain and Ireland. Parigi, 1834
- (EN) Varley, H. Paul: Jinnō Shōtōki: A Chronicle of Gods and Sovereigns.. Columbia University Press. New York, 1980. ISBN 0-231-04940-4; ISBN 978-0-231-04940-5
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Seinei
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Traduzione inglese del Nihongi: Emperors Seinei, Kenzo, and Ninken Archiviato il 27 ottobre 2014 in Internet Archive. su nihonshoki.wikidot.com