Senka
Senka | |
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Imperatore del Giappone | |
In carica | 536 - 539 |
Predecessore | Ankan |
Successore | Kinmei |
Nascita | 467 |
Morte | Sakurai, 15 marzo 539 |
Padre | Keitai |
Madre | Menokohime |
Senka (
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Il suo nome era Takeohirokunioshitate, era figlio dell'imperatore Keitai e della consorte Menokohime, era inoltre fratello di Ankan, il suo predecessore. Nel 536, alla morte del fratello, che non aveva avuto eredi, salì al trono all'età di 69 anni, per restarvi fino alla morte avvenuta nel 539.[1]
Senka non regnò con l'attuale titolo imperiale di "sovrano celeste" (tennō?,
I clan dell'antica provincia di Yamato, che corrisponde all'attuale prefettura di Nara, costituirono il regno che, nel periodo Kofun (250-538), si espanse conquistando buona parte dei territori delle isole di Honshū, Kyūshū e Shikoku. A seguito di tali conquiste, ai sovrani di Yamato fu riconosciuto il titolo di "grande re" (Ōkimi?,
Senka spostò la capitale da Kashihara a Sakurai, due località distanti pochi chilometri dalla capitale 'classica' di quegli anni, Asuka-kyō, nell'odierna prefettura di Nara. Fece costruire il nuovo palazzo reale, chiamato Hinokuma no Iorino, in base alla credenza che risiedere dove il precedente imperatore era morto fosse di cattivo auspicio.
Dopo l'investitura nominò Soga no Iname, capo del potente clan Soga, "grande ministro" (Ōomi?,
Il regno di Senka corrispose ad un periodo di grande fermento politico e religioso. La svolta epocale, che avrebbe segnato il futuro del paese, avvenne con l'introduzione "ufficiale" a corte del buddhismo ad opera di una missione di monaci provenienti dal regno coreano di Baekje, secondo alcune fonti nel 538, secondo altre nel 550.[2] Tale dottrina era già penetrata nel paese da qualche secolo, ma fu in questi anni che la casa regnante di Yamato la trasformò nella religione della corte imperiale.
È quindi ipotizzabile che sia stato durante il regno di Senka l'inizio del periodo classico della storia del Giappone, che si inaugurò con il periodo Asuka, anche se gli annali del Giappone (Nihongi?,
Durante i pochi anni in cui regnò, furono pochi gli avvenimenti degni di rilievo, fra questi ci fu l'invio di un'armata in Corea, che riuscì a salvare i regni alleati di Baekje e di Gaya dall'invasione delle armate del regno di Silla.
Senka morì nel 539 nel suo palazzo a Sakurai, e gli succedette Kinmei, che era l'erede naturale di Keitai, l'unico figlio che questi ebbe dalla principessa consorte. Senka viene tuttora venerato nel mausoleo Musa no Tsukisaka no e no misasagi di Nara dove, secondo l'agenzia della casa imperiale, il suo corpo venne sepolto.[3] A causa degli scarsi dati storici disponibili, il reale sito dove sono custodite le sue spoglie è oggetto di controversia.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Senka ebbe una consorte principale ed almeno altre due consorti di livello inferiore:
- Principessa Tachibana no Nakatsu, figlia dell'imperatore Ninken e dell'imperatrice Kasuga no oho Iratsume; elevata al rango di imperatrice consorte nel 536, gli diede quattro figli:
- Principessa Ishi Hime, che sarebbe diventata la principessa consorte dell'imperatore Kinmei
- Principessa Koishi Hime
- Principessa Kura no Wayaka-Hime, consorte di livello inferiore dello stesso imperatore Kinmei
- Principe Kamu-Uyea
- Principessa Ohoshi Kahachi no Wakugo-Hime, consorte di livello inferiore, gli diede un figlio:
- Principe Honowo
- Un'altra consorte di livello inferiore, il cui nome non è riportato nelle fonti antiche, che gli diede una figlia:
- Principessa Hikage, consorte di livello inferiore di Kinmei
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Ponsonby-Fane, Richard: The Imperial House of Japan, pag. 45.
- ^ (EN) Bowring, Richard John: The religious traditions of Japan, 500-1600. Cambridge University Press, Cambridge 2005, pagg. 16–17. ISBN 0-521-85119-X
- ^ Ponsonby-Fane, p. 419.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Aston, William George: Nihongi: Chronicles of Japan from the Earliest Times to A.D. 697.. Kegan Paul, Trench, Trubner. Londra, 1896 (consultabile on-line)
- (EN) Ponsonby-Fane, Richard Arthur Brabazon: The Imperial House of Japan. Kyoto: Ponsonby Memorial Society. 1959 (consultabile on-line)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Senka
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Traduzione inglese del Nihongi: Emperor Ankan and Senka Archiviato il 23 agosto 2011 in Internet Archive. su nihonshoki.wikidot.com