Prefettura di Okinawa
Prefettura di Okinawa prefettura | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Kyūshū |
Amministrazione | |
Capoluogo | Naha |
Governatore | Denny Tamaki |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 26°12′44″N 127°40′45″E |
Superficie | 2 271,30 km² |
Abitanti | 1 457 162 (2020) |
Densità | 641,55 ab./km² |
Distretti | 5 |
Municipalità | 41 |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+9 |
ISO 3166-2 | JP-47 |
Targa | |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Simboli della prefettura di Okinawa | |
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Pesce | Pesce banana (Pterocaesio digramma) |
Uccello | Picchio di Okinawa (Sapheopipo noguchii) |
Albero | Pino di Okinawa (Pinus luchuensis) |
Fiore | Artiglio della Tigre (Erythrina variegata) |
La prefettura di Okinawa (
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Ossa umane risalenti al paleolitico sono state rinvenute a Naha e a Yaese.[3] Altri reperti archeologici dimostrano l'influenza giapponese del periodo Jōmon, anche se alcuni vasi in terracotta che sono stati ritrovati assomigliano a quelli di Taiwan.
Le Ryukyu sono menzionate nella biografia del monaco cinese Jianzhen, scritta nel 779 d.C. Le colture agricole, che iniziarono nell'VIII secolo, ebbero uno sviluppo lento fino al XII. La posizione geografica delle isole, relativamente vicine a Giappone, Cina e sud-est asiatico, fece del Regno delle Ryūkyū, sorto nel XV secolo, uno stato ricco grazie ai commerci, Fu in questo periodo che furono costruiti i primi gusuku, castelli tipici di queste zone. Il regno divenne presto un vassallo della Cina, allora retta dalla dinastia Yuan.
Nel 1609, le armate giapponesi del clan Shimazu, che controllava i territori dell'odierna prefettura di Kagoshima, invasero Ryūkyū, che fu da allora obbligato a pagare i tributi al dominio di Satsuma e allo shogunato Tokugawa. La sovranità del regno fu rispettata per non innescare un conflitto con la Cina, che continuò quindi ad imporre i propri tributi. Il clan di Satsuma si arricchì con gli scambi commerciali nelle Ryūkyū, malgrado le restrizioni imposte dai Tokugawa in questo campo.
Satsuma continuò ad esercitare la sua influenza sul regno, che mantenne comunque la propria indipendenza fino a quando, nel 1872, poco dopo il rinnovamento Meiji, i giapponesi occuparono le isole e ne fecero uno han. La Cina della dinastia Qing proclamò i suoi diritti di riscossione dei tributi, e fu solo nel 1879 che le isole entrarono a far parte della neonata prefettura di Okinawa, a differenza degli altri han, che si trasformarono in prefetture già nel 1872. Nel 1912, i rappresentanti del popolo delle isole ottennero il diritto ad eleggere i propri rappresentanti nella Dieta Nazionale del Giappone, che era stata istituita nel 1890.[4]
Nel 1945, durante la seconda guerra mondiale fu combattuta la battaglia di Okinawa, durante la quale perse la vita un quarto della popolazione civile.[5] La battaglia fu vinta dagli americani, che occuparono le isole. Rimasero sotto l'amministrazione degli USA fino al 1972, quando furono riconsegnate al Giappone.
Durante l'occupazione, gli americani hanno costruito diverse basi militari nelle Ryūkyū, e tuttora sono dispiegati 27.000 soldati, accompagnati da 22.000 famigliari[6] A partire dal 1960, gli Usa ed il Giappone hanno mantenuto l'accordo che prevede la presenza di armi nucleari nelle basi di Okinawa.[7] Le basi militari occupavano il 18% della superficie di Okinawa ed il 75% delle basi militari situate nell'intero Giappone sorgono nella prefettura.[8]
Fin dall'immediato dopoguerra è attivo il movimento per l'indipendenza delle Ryūkyū (
Il governo del Partito Democratico del Giappone, in carica dal 2009, ha congelato tale trasferimento e, nell'aprile del 2010, ha proposto di modificare il piano dello spostamento.[9]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Isole maggiori
[modifica | modifica wikitesto]![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/51/Map-okinawa-pref.png/400px-Map-okinawa-pref.png)
La maggior parte delle isole che formano la prefettura fanno parte delle isole Ryūkyū, e si dividono in tre arcipelaghi minori:
- Isole di Okinawa (
沖縄諸島 ?, Okinawa Shotō) - Isole Miyako (
宮古列島 ?, Miyako Rettō) - Isole Yaeyama (
八重山諸島 ?, Yaeyama-shotō)
Nella prefettura vi sono anche le disabitate isole Senkaku, che non fanno parte delle Ryūkyū.[10]
Parchi naturali
[modifica | modifica wikitesto]A tutto il 30 marzo del 2008, il 19% del territorio complessivo della prefettura era inglobato nei parchi nazionali, tra i quali vi sono:[11]
- Parco nazionale di Iriomote-Ishigaki, nella zona delle isole Yaeyama
- Parco nazionale di Okinawa Kaigan, nell'isola di Okinawa e nell'arcipelago delle Kerama
- Parco nazionale di Okinawa Senseki, nell'isola di Okinawa
- Parco nazionale di Irabu, nelle isole Miyako
- Parco nazionale di Kumejima, nelle isole di Kume-jima
- Parco nazionale di Tonaki, nel distretto di Shimajiri, nell'isola di Okinawa
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]Il gatto di Iriomote, detto prionailurus iriomotensis (
Flora
[modifica | modifica wikitesto]Numerosi sono i frutti tropicali prodotti ad Okinawa, tra gli altri la canna da zucchero, l'ananas e la papaya.
Geologia
[modifica | modifica wikitesto]![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/95/GusukuArch.jpg/220px-GusukuArch.jpg)
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/7/75/Naha_Shuri_Castle50s3s4500.jpg/220px-Naha_Shuri_Castle50s3s4500.jpg)
L'acqua piovana filtrata nell terreno ha dato luogo a caratteristiche grotte calcaree, tra queste quella di Gyokusendo, situata nella parte meridionale dell'isola di Okinawa, la seconda più grande del Giappone con il suo sviluppo di 5 km.[12]
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Per la maggior parte dell'anno, la temperatura nelle isole di Okinawa supera i 20 gradi.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Suddivisioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio della prefettura si compone di diverse municipalità. Tali Enti Locali, malgrado prendano il nome di città (
Città
[modifica | modifica wikitesto]La prefettura di Okinawa comprende 11 municipalità (
- Ginowan
宜野湾 市 (Jinoon) - Nago
名護 (Nagu) - Naha
那覇 (Naafa), il capoluogo della prefettura - Itoman
糸満 市 (Ichuman) - Nanjō
南城 市 (Nanjoo) - Okinawa
沖縄 市 (Uchinaa) - Tomigusuku
豊見城 市 (Timigushiku) - Urasoe
浦添 市 (Urashii) - Uruma うるま
市 (Uruma)
- Ishigaki
石垣 市 (Ishigachi)
- Miyakojima
宮古島 市 (Naaku)
Cittadine e villaggi
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito la lista delle cittadine e dei villaggi della prefettura, suddivise secondo i distretti di appartenenza.
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Cultura
[modifica | modifica wikitesto]![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/02/Shisa.jpg/220px-Shisa.jpg)
![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/1e/OkinawaPottery.jpg/220px-OkinawaPottery.jpg)
Okinawa è entrata a far parte del Giappone solo nel 1879, le due culture hanno tra loro profonde differenze.
Lingue e dialetti
[modifica | modifica wikitesto]Le numerose lingue ryukyuane sono di difficile comprensione per gli altri giapponesi. Linguisti non giapponesi considerano questi idiomi come lingue a sé stanti, mentre in Giappone vengono considerati dialetti. Tali lingue sono in declino, con la diffusione della lingua giapponese tra i giovani. Sempre più spesso viene parlato il "giapponese di Okinawa", un dialetto ibrido che raccoglie elementi delle due lingue e che viene erroneamente scambiato per la tradizionale lingua di Okinawa. Quest'ultima viene conservata dai più anziani e viene anche rappresentata nelle canzoni folk delle isole. Un'emittente radiofonica locale trasmette un notiziario in lingua tradizionale.
Religione
[modifica | modifica wikitesto]Per tradizione, gli abitanti dell'arcipelago osservano la religione ryukyuana, che ha grande rispetto per il culto degli antenati e che ha subito influenze da taoismo, confucianesimo, buddhismo e shintoismo. Attorno all'altare di famiglia, detto buchidan (
Vi sono divinità di tipo animista, che le genti di Okinawa venerano o temono, a seconda se rappresentano il bene o il male. Il posto più sacro nella tradizione religiosa dell'arcipelago è l'isola di Kudaka, che si trova al largo della città di Nanjō, nell'isola di Okinawa.
Influenze culturali
[modifica | modifica wikitesto]Okinawa ha tratto influenze culturali dai diversi paesi con cui ha avuto scambi commerciali/culturali fin dai tempi antichi, tra questi la Cina, il Giappone, la Thailandia e l'Austronesia. L'arte più famosa esportata da Okinawa è quella del karate, nato nell'arcipelago come sintesi tra il kung fu cinese e le tradizionali arti marziali di Okinawa. Il karate ebbe un notevole impulso nella zona dopo la proibizione di portare armi, imposta dal governo di Tokyo dopo l'occupazione delle isole Ryukyu.
Cucina
[modifica | modifica wikitesto]La cucina di Okinawa trae le sue origini dai contatti con quella cinese e siamese. Oltreché per il largo impiego di frutta e verdura, si distingue anche per un grande utilizzo di spezie ed erbe, al contrario di quella giapponese. L'influenza della cucina giapponese si diffuse più tardi, dopo l'invasione del 1609.[13] Un prodotto primario tra le esportazioni di Okinawa è l'awamori, il tradizionale distillato del riso indica, giunto nelle isole dalla Thailandia.[13]
La dieta di Okinawa prevede l'uso di alimenti con basso apporto di grassi e sale, quali il pesce, il tofu e le alghe. Gli abitanti di Okinawa sono famosi per la loro longevità. Gli ultracentenari sono 34,7 ogni 100.000 abitanti, il quoziente più alto al mondo. La possibile spiegazione di questo fenomeno sta nella dieta, nell'assenza di stress, nel tipo di vita sociale e nella spiritualità degli abitanti di queste isole.[14]
Arti
[modifica | modifica wikitesto]Uno strumento tipico di Okinawa è il sanshin, un liuto a tre corde che ha le origini in comune con il sanxian cinese, ed è antecedente al shamisen giapponese. Dalla zona proviene anche la tradizionale danza chiamata eisa, che si svolge con l'accompagnamento di tamburi.[15]
Il tradizionale tessuto chiamato bingata è originario di Okinawa, nella cui isola principale vi sono diversi laboratori per la sua produzione.
Negli ultimi anni, la letteratura di Okinawa si è fatta apprezzare al di fuori dei confini regionali. Due scrittori locali si sono aggiudicati il prestigioso premio Akutagawa: Matayoshi Eiki nel 1995 per La punizione del maiale (
Karate
[modifica | modifica wikitesto]Il Karate è nato a Okinawa. Ha sviluppato diversi stili, tra i quali Shorin-Ryu, Uechi-ryū, Gōjū-ryū, Isshin-ryū, Ryuei Ryu, Motobu Ryu.
Architettura
[modifica | modifica wikitesto]![](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/fd/NakamuraHouse2.jpg/220px-NakamuraHouse2.jpg)
Okinawa conserva i resti di molti castelli tipici della sua tradizione, chiamati gusuku, che secondo alcuni sono stati il modello a cui si sono ispirati per la costruzione dei castelli giapponesi.[17]
La maggior parte delle abitazioni moderne di queste isole sono costruite con cemento armato, per poter resistere alla furia dei tifoni. Le tegole dei tetti vengono cementate tra loro per lo stesso motivo.
Sui tetti viene posta una statua dello Shīsā, una divinità locale dalle sembianze leonine che protegge la casa dagli spiriti maligni e favorisce la permanenza di quelli benigni. I tetti sono di solito rossi e disegnati sul modello cinese.[17]
Sistema educativo
[modifica | modifica wikitesto]Le scuole pubbliche di Okinawa sono organizzate con la supervisione del Consiglio per l'Educazione della Prefettura di Okinawa, che gestisce in prima persona diverse scuole secondarie[18] Le scuole per i residenti americani sono gestite da un'organizzazione dipendente dal Ministero della Difesa. La maggior parte di queste scuole si trovano all'interno delle basi militari.
Sono presenti 10 college universitari, tra cui l'Università internazionale di Okinawa (sita a Naha) e, ospitata nelle strutture delle basi militari, la "Asian Division" dell'University of Maryland University College.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Trasporti aerei
[modifica | modifica wikitesto]Lo scalo principale nella prefettura è l'aeroporto di Naha, nel capoluogo, che è collegato al resto del Giappone, alla Cina, alla Corea, a Taiwan e a Guam con i voli operati da diverse compagnie di bandiera. Altri aeroporti minori si trovano ad Aguni, Hateruma, Iejima, Ishigaki, Kerama, Kita Daito, Kumejima, Minami-Daito, Miyako, Shimojijima, Tarama e Yonaguni
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]L'unica ferrovia operante nella prefettura è la monorotaia di Okinawa, che si trova nel capoluogo della prefettura ed ha uno sviluppo di 12,84 chilometri. Collega l'aeroporto cittadino con il centro della città. Il capolinea è presso il castello di Shuri.
Trasporti marittimi
[modifica | modifica wikitesto]Vi sono molte compagnie che provvedono al trasporto di passeggeri con traghetti. I maggiori porti della prefettura sono:
- Il porto di Naha[19]
- Il porto di Unten, nel nord dell'isola di Okinawa[20]
- Il porto di Kinwan[21]
- Il porto di Nakagusukuwan[22]
- Il porto di Hirara[23]
- Il porto di Ishigaki[24]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nussbaum, Louis-Frédéric: "Okinawa-ken" in (EN) Louis Fr?d?ric e Louis-Frédéric, Japan Encyclopedia, Harvard University Press, 2002, pp. 746-747, ISBN 978-0-674-01753-5.
- ^ Nussbaum, "Naha" in (EN) Louis Fr?d?ric e Louis-Frédéric, Japan Encyclopedia, Harvard University Press, 2002, p. 686, ISBN 978-0-674-01753-5.
- ^ (JA)
山下 町 第 1洞穴 出土 の旧 石器 について Archiviato il 12 ottobre 2007 in Internet Archive.,南島 考古 22 su ao.jpn.org - ^ (EN) Steve Rabson: "Meiji Assimilation Policy in Okinawa: Promotion, Resistance, and "Reconstruction" in New Directions in the Study of Meiji Japan, Edizioni Helen Hardacre. Brill, 1997. pag. 642.
- ^ David Hearst, Second battle of Okinawa looms as China's naval ambition grows, su guardian.co.uk, The Guardian, 11 marzo 2011.
- ^ (JA)
沖縄 県 の基地 の現状 su www.pref.okinawa.jp - ^ (EN) Chan, John: Il governo giapponese rivela gli accordi segreti presi con gli USA, Chan, John., su wsws.org, il sito web mondiale socialista
- ^ (JA)
沖縄 に所在 する在 日米 軍 施設 ・区域 Archiviato il 1º ottobre 2007 in Internet Archive. su clearing.mod.go.jp, sito web del ministero della difesa giapponese - ^ (EN) Pomfret, John: Il Giappone instaura una disputa con gli USA sullo spostamento delle basi a Okinawa. articolo del 24 aprile 2010 sul web site di The Washington Post
- ^
尖閣諸島 の領有 権 確保 及 び同 諸島 周辺 海域 の海洋 資源 調査 活動 の推進 に関 する意見 書 Archiviato il 7 marzo 2012 in Internet Archive. sul sito web della prefettura - ^ (EN) General overview of area figures for Natural Parks by prefecture sul web site del Ministero Giapponese dell'Ambiente. (PDF)
- ^ La grotta di Gyokusendo Archiviato il 1º ottobre 2011 in Internet Archive. su japan-guide.com
- ^ a b (EN) Ishige, Naomichi. "Food Forum Okinawa Archiviato il 17 maggio 2008 in Internet Archive.." sul sito della Kikkoman
- ^ (EN) Santrock, John W. A Topical Approach to Life-Span Development. pagg. 131–132. Quarta ed. New York: McGraw-Hill, 2002.
- ^ (EN) Manabu Ooshiro: Eisaa. Yui Publishing Co. Dipartimento per la cultura e per l'ambiente di Okinawa, Ufficio per gli affari culturali internazionali, Divisione di promozione culturale, Naha, 1998
- ^ (EN) Okinawa Writers Excel in Literature Archiviato il 23 agosto 2000 in Internet Archive. sul sito web di The Okinawa Times, 21 luglio 2000
- ^ a b (EN) L'architettura di Okinawa Archiviato il 24 marzo 2012 in Internet Archive. su japaneselifestyle.com.au
- ^
沖縄 県内 の高等 学校 -沖縄 県 教育 委員 会 Archiviato il 21 gennaio 2013 in Internet Archive. - ^ (EN) web site del porto di Naha Archiviato il 28 marzo 2006 in Internet Archive. su nahaport.jp
- ^ (JA) web site del porto di Unten Archiviato il 19 luglio 2006 in Internet Archive. su pref.okinawa.jp
- ^ (JA) web site del porto di Kinwan Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. su pref.okinawa.jp
- ^ (JA) web site del porto di Nakagusukuwan Archiviato il 1º maggio 2006 in Internet Archive. su dc.ogb.go.jp
- ^ (JA) web site del porto di Hirara su dc.ogb.go.jp
- ^ (JA) web site del porto di Ishigaki Archiviato il 15 gennaio 2013 in Internet Archive. su city.ishigaki.okinawa.jp
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla prefettura di Okinawa
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (JA) Sito ufficiale, su pref.okinawa.lg.jp.
- (EN) Sito ufficiale, su pref.okinawa.lg.jp.
- (ZH) Sito ufficiale, su pref.okinawa.lg.jp.
- (ZH) Sito ufficiale, su pref.okinawa.lg.jp.
- (KO) Sito ufficiale, su pref.okinawa.lg.jp.
- (ES) Sito ufficiale, su pref.okinawa.lg.jp.
- (EN) Okinawa, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 252314957 · ISNI (EN) 0000 0004 0402 3824 · LCCN (EN) n80022915 · GND (DE) 4247455-3 · J9U (EN, HE) 987007561934005171 · NDL (EN, JA) 00258377 |
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