Akihito
Akihito | |
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Akihito nel 2016 | |
125º Imperatore del Giappone | |
In carica | 7 gennaio 1989 – 30 aprile 2019 (30 anni e 113 giorni) |
Incoronazione | 12 novembre 1990 |
Predecessore | Imperatore Shōwa |
Successore | Naruhito |
Imperatore Emerito del Giappone | |
In carica | 1º maggio 2019 (5 anni e 188 giorni) |
Principe della Corona del Giappone | |
In carica | 10 novembre 1951 – 7 gennaio 1989 (37 anni e 58 giorni) |
Predecessore | Hirohito |
Successore | Naruhito |
Principe Imperiale | |
In carica | 23 dicembre 1933 |
Trattamento | Sua Maestà Imperiale |
Nomi postumi | Imperatore Heisei ( |
Altri titoli | Principe Tsugu ( |
Nascita | Tokyo, Giappone, 23 dicembre 1933 |
Casa reale | Famiglia imperiale del Giappone |
Padre | Hirohito |
Madre | Imperatrice Kōjun |
Consorte | Imperatrice Emerita Michiko |
Figli | Imperatore Naruhito Principe Akishino (Fumihito) Sayako Kuroda |
Religione | Shintoismo |
Firma |
Akihito (in giapponese
Il suo titolo onorifico è Principe Tsugu (
Giacché nel 1979 l'Impero Centrafricano è tornato alla forma repubblicana, il trono giapponese è l'unico al mondo a mantenere dignità imperiale: ne consegue che per tutta la durata del suo regno Akihito è stato l'unico monarca al mondo a fregiarsi del titolo di imperatore. Il 1º dicembre 2017 Akihito ha annunciato la sua volontà di abdicare, che si è compiuta il 30 aprile 2019.[1][2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Infanzia ed educazione
[modifica | modifica wikitesto]Nominato principe Tsugu (
Durante i bombardamenti americani su Tokyo nel marzo 1945, lui e suo fratello minore, il principe Masahito (ora Principe Hitachi), furono messi al riparo in un luogo sicuro fuori Tokyo. Con l'occupazione americana del Giappone alla fine della seconda guerra mondiale, il principe venne istruito in inglese da Elizabeth Gray Vining. Studiò per poco tempo al Dipartimento di Scienze Politiche alla Università Gakushūin, senza tuttavia ricevere alcun titolo accademico. In seguito si è specializzato in ittiologia e ha pubblicato numerosi articoli sui pesci della famiglia Gobiidae.
Principe ereditario del Giappone
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene fosse l'erede al trono del crisantemo dalla nascita, la sua formale investitura come principe ereditario (
Nel giugno 1953 il principe ereditario rappresentò il Giappone all'incoronazione di Elisabetta II del Regno Unito. Il 10 aprile del 1959 sposò Michiko Shoda (nata il 20 ottobre 1934), la figlia maggiore di Hidesaburo Shoda, il presidente della Nisshin Flour Milling Company. Il matrimonio ruppe la tradizione precedente perché Michiko Shoda era la prima cittadina comune ad andare in sposa a un membro della famiglia imperiale.
Nel 1973 visitò la Spagna, dove lo ricevettero il generale Francisco Franco e il principe di Spagna, Juan Carlos I di Spagna.
Il Principe ascese al trono dopo la morte del padre, avvenuta il 7 gennaio 1989, diventando ufficialmente il 125º monarca giapponese. La cerimonia ufficiale è poi avvenuta il 12 novembre del 1990.
Imperatore del Giappone
[modifica | modifica wikitesto]Dal momento della sua ascesa al trono l'Imperatore Akihito si è sforzato di avvicinare maggiormente la famiglia imperiale al popolo giapponese. L'Imperatore e l'Imperatrice hanno compiuto visite ufficiali in 18 paesi, così come nelle 47 prefetture del Giappone.
L'Imperatore, nei limiti della Costituzione del Giappone, si è spesso impegnato politicamente. Storiche le scuse nei confronti di Corea e Cina per i danni causati dall'occupazione giapponese o le numerose dichiarazioni di stima nei confronti della Corea. Il 23 dicembre 2001, durante il suo annuale incontro per il compleanno con i giornalisti, l'Imperatore, nel rispondere a una domanda, sottolineò d'aver provato una "certa affinità con la Corea", e spiegò questa sua sensazione come scaturente dal fatto che la madre dell'imperatore Kammu era coreana. L'imperatore chiosò che gli emigranti coreani in Giappone d'un tempo contribuirono a creare importanti aspetti della cultura e della tecnologia del paese, e fece monito ai suoi connazionali di non dimenticare mai la deplorevole circostanza per cui gli scambi con la Corea non erano mai stati molto amichevoli.
Nel giugno 2005, l'imperatore visitò il territorio statunitense di Saipan, sito di una delle più importanti battaglie della seconda guerra mondiale, che durò dal 15 giugno al 9 luglio 1944. Accompagnato dall'Imperatrice Michiko, si trattenne in preghiera e depose fiori presso molti memoriali, rendendo omaggio non solo ai caduti giapponesi, ma anche ai caduti americani, a quelli coreani costretti a combattere per il Giappone, e ai nativi dell'isola. Fu il primo viaggio di un monarca giapponese presso un campo di battaglia. Il viaggio a Saipan fu accolto con fervore dai giapponesi, come le altre visite imperiali ai memoriali di guerra in Tokyo, Hiroshima, Nagasaki e Okinawa, nel 1995.
Nell'agosto 2016 comunicò implicitamente in un messaggio alla nazione la sua intenzione di abdicare in favore del figlio Naruhito, rivelando di temere che la propria età avanzata e il precario stato di salute possano pregiudicare la sua capacità di svolgere le mansioni ufficiali. Nel dicembre successivo annunciò che la data di abdicazione scelta è il 30 aprile 2019. L'ultimo imperatore giapponese che abdicò fu Kōkaku nel 1817.[1][2][3]
Il sistema imperiale di massa
[modifica | modifica wikitesto]Per molti secoli e fino alla prima metà del Novecento, il sistema imperiale o tennosei (
Akihito è il sovrano che ha segnato anche da un punto di vista generazionale un netto avvicinamento dell'istituzione imperiale al popolo giapponese, partecipandone alla vita sociale e mettendo in gioco la sua figura istituzionale anche attraverso i media, da sempre interessati e attenti osservatori delle vicende della famiglia imperiale. Questa nuova configurazione ha indotto molti a parlare di sistema imperiale di massa, vicino ai cittadini e partecipe della vita nazionale. Lo sviluppo del sistema imperiale di massa, in ogni caso, non ha modificato buona parte del protocollo tradizionale che circonda la figura dell'imperatore in numerose occasioni ufficiali, fatto che ha portato anche i conservatori giapponesi di più stretta osservanza a mantenere elevati tassi di consenso per l'imperatore[4].
Studi scientifici
[modifica | modifica wikitesto]Sia quando era al trono sia dopo l'abdicazione, Akihito si è distinto negli studi ittiologici, nell'ambito dei quali ha scoperto due specie non ancora classificate[5].
Matrimonio e figli
[modifica | modifica wikitesto]L'imperatore e l'imperatrice hanno avuto tre figli:
- Sua Maestà Imperiale l'imperatore Naruhito, (nato il 23 febbraio 1960);
- Sua Altezza Imperiale il principe Akishino (Fumihito, nato il 11 novembre 1965);
- Sayako Kuroda, già Sua Altezza Imperiale la Principessa Sayako (o Principessa Nori, nata il 18 aprile 1969). Ha rinunciato ai titoli imperiali nel 2005, avendo sposato un uomo non nobile.[6]
Titoli e trattamento
[modifica | modifica wikitesto]- 23 dicembre 1933 – 10 novembre 1952: Sua altezza imperiale il Principe Tsugu
- 10 novembre 1952 – 7 gennaio 1989: Sua altezza imperiale il Principe della Corona
- 7 gennaio 1989 - 30 aprile 2019: Sua Maestà l'Imperatore
- Dal 1º maggio 2019: Sua Maestà l'Imperatore emerito (Jōkō
上皇 )
Akihito, come ogni imperatore del Giappone, durante il suo periodo di regno non viene mai chiamato per nome, ma sempre come Sua Maestà Imperiale (Tennō Heika).
La sua era porta il nome di Heisei (
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze giapponesi
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Meiji | Kōmei | ||||||||||||
Nobile Yoshiko Nakayama | |||||||||||||
Taishō | |||||||||||||
Nobile Yanagihara Naruko | Conte Takamitsu Yanagihara | ||||||||||||
Nobile Utano Hasegawa | |||||||||||||
Hirohito | |||||||||||||
Principe Kujō Michitaka | Principe Kujo Hisatada | ||||||||||||
Nobile Tsuneko Karahashi | |||||||||||||
Imperatrice Teimei | |||||||||||||
Nobile Ikuko Noma | Nobile Yorioki Noma | ||||||||||||
Nobile Kairi Yamokushi | |||||||||||||
Akihito del Giappone | |||||||||||||
Principe Kuni Asahiko | Principe Fushimi Kuniie | ||||||||||||
Nobile Nobuko Toriikōji | |||||||||||||
Principe Kuniyoshi Kuni | |||||||||||||
Nobile Makiko Izumi | Nobile Toshimasu Izumitei | ||||||||||||
Nobile Mako Yatoshi | |||||||||||||
Imperatrice Kōjun | |||||||||||||
Principe Shimazu Tadayoshi | Principe Shimazu Tadayoshi | ||||||||||||
Nobile Chimoko Echizen-Shimazu | |||||||||||||
Principessa Chikako Shimazu | |||||||||||||
Nobile Sumako Yamazaki | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ascendenza patrilineare
[modifica | modifica wikitesto]L'ascendenza dell'Imperatore Keitai è sconosciuta: egli divenne imperatore perché il suo predecessore, l'imperatore Buretsu, era morto senza eredi maschi. Tradizionalmente si considera Keitai discendente del mitico imperatore Ōjin (III secolo), a sua volta discendente di Jimmu (primo imperatore del Giappone e nipote della dea del Sole Amaterasu).
- Keitai, Imperatore del Giappone, VI secolo
- Kinmei, Imperatore del Giappone, 509-571
- Bidatsu, Imperatore del Giappone, 538-585
- Principe Oshisaka, circa 556-???
- Jomei, Imperatore del Giappone, 593-641
- Tenji, Imperatore del Giappone, 626-672
- Principe Shiki, ???-716
- Kōnin, Imperatore del Giappone, 709-782
- Kanmu, Imperatore del Giappone, 736-806
- Saga, Imperatore del Giappone, 786-842
- Ninmyō, Imperatore del Giappone, 808-850
- Kōkō, Imperatore del Giappone, 830-887
- Uda, Imperatore del Giappone, 867-931
- Daigo, Imperatore del Giappone, 884-930
- Murakami, Imperatore del Giappone, 926–967
- En'yū, Imperatore del Giappone, 959-991
- Ichijō, Imperatore del Giappone, 980-1011
- Go-Suzaku, Imperatore del Giappone, 1009-1045
- Go-Sanjō, Imperatore del Giappone, 1032-1073
- Shirakawa, Imperatore del Giappone, 1053-1129
- Horikawa, Imperatore del Giappone, 1079-1107
- Toba, Imperatore del Giappone, 1103-1156
- Go-Shirakawa, Imperatore del Giappone, 1127-1192
- Takakura, Imperatore del Giappone, 1161-1181
- Go-Toba, Imperatore del Giappone, 1180-1239
- Tsuchimikado, Imperatore del Giappone, 1196-1231
- Go-Saga, Imperatore del Giappone, 1220-1272
- Go-Fukakusa, Imperatore del Giappone, 1243-1304
- Fushimi, Imperatore del Giappone, 1265-1317
- Go-Fushimi, Imperatore del Giappone, 1288-1336
- Kōgon, Imperatore della Corte della Nord, 1313-1364
- Sukō, Imperatore della Corte del Nord, 1334–1398
- Yoshihito, principe Fushimi-no-miya, 1351-1416
- Sadafusa, principe Fushimi-no-miya, 1372–1456
- Go-Hanazono, Imperatore del Giappone, 1418-1471
- Go-Tsuchimikado, Imperatore del Giappone, 1442-1500
- Go-Kashiwabara, Imperatore del Giappone, 1464-1526
- Go-Nara, Imperatore del Giappone, 1495-1557
- Ōgimachi, Imperatore del Giappone, 1517-1593
- Yōkwōin, principe ereditario del Giappone, 1552-1586
- Go-Yōzei, Imperatore del Giappone, 1571-1617
- Go-Mizunoo, Imperatore del Giappone, 1596-1680
- Reigen, Imperatore del Giappone, 1654-1732
- Higashiyama, Imperatore del Giappone, 1675-1710
- Naohito, principe Kan'in-no-miya, 1704-1753
- Sukehito, principe Kan'in-no-miya, 1733-1794
- Kōkaku, Imperatore del Giappone, 1771-1840
- Ninkō, Imperatore del Giappone, 1800-1846
- Kōmei, Imperatore del Giappone, 1831-1867
- Meiji, Imperatore del Giappone, 1852-1912
- Taishō, Imperatore del Giappone, 1879-1926
- Shōwa, Imperatore del Giappone, 1901-1989
- Heisei, Imperatore del Giappone, 1933-vivente
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Ora c'è una data per l'abdicazione di Akihito: l'Imperatore del Giappone lascerà il 30 aprile 2019, in rainews, 1º dicembre 2017. URL consultato il 17 agosto 2018.
- ^ a b Giappone: fissata data incoronazione del nuovo imperatore, in LUISS - Sicurezza internazionale, 31 marzo 2018. URL consultato il 17 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2018).
- ^ (EN) Akihito to become first Japanese emperor to abdicate in 200 years, su theguardian.com. URL consultato il 7 dicembre 2017.
- ^ Andrea Muratore, Il Giappone verso la transizione imperiale tra tradizione e futuro (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2019)., Gli Occhi della Guerra, 7 aprile 2019
- ^ https://monarchico.blogspot.com/2020/07/akihito-studia-nuovi-pesci.html?m=1
- ^ Giappone, si è sposata Sayako la principessa diventa Cenerentola, su Repubblica.it, 15 novembre 2005. URL consultato il 17 agosto 2018.
- ^ www.borger.dk (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2012)., Persondetaljer - Hans Kejserlige Højhed Akihito
- ^ Akihito, su Bearers of decorations, president.ee. URL consultato il 18 gennaio 2011.
- ^ a b c Elenco dei filippini insigniti di onorificenze giapponesi e dei giapponesi insigniti di onorificenze filippine., su gov.ph. URL consultato l'8 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2016).
- ^ OPS.gov.ph (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2008).
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato..
- ^ https://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/emperor-akihito-italian-president-oscar-luigi-fotografie-di-cronaca/641654758/
- ^ Presidency, table (DOC) (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2013). of recipients of the Order of the Three Stars since 2004.
- ^ Decree 1K-974
- ^ Omsa.org (PDF).
- ^ Embassy of Japan in Nepal, su np.emb-japan.go.jp. URL consultato l'8 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2018).
- ^ The Royal Forums., State visit of japan in Norway, May 2005, Photo (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
- ^ Volks krant, State visit of Netherlands in Japan, 1991, Group Photo (JPG) (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2013).
- ^ Daily Mail.
- ^ a b (PT) Cidadãos Estrangeiros Agraciados com Ordens Portuguesas, su ordens.presidencia.pt, presidencia.pt. URL consultato il 6 gennaio 2011.
- ^ Yeomen of the Guard.
- ^ HL Deb, British honours and orders of Chivalry held by overseas heads of state, in Hansard, vol. 505, 14 marzo 1999. URL consultato il 18 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2021).
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato (PDF).
- ^ "Noblesse et Royautés" (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2016). (French), State visit of Spain in Japan, November 2008
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato.
- ^ Bollettino Ufficiale di Stato.
- ^ Elenco dei premiati dell'anno 1995., su v1.sahistory.org.za. URL consultato il 24 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2017).
- ^ Immagini.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Akihito
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Akihito
- Wikispecies contiene informazioni su Akihito
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Akihito, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Akihito, su Olympedia.
- (EN) Akihito, su IMDb, IMDb.com.
- The Imperial Household Agency (a cura di), Their Majesties the Emperor Emeritus and Empress Emerita, su kunaicho.go.jp. URL consultato l'8 febbraio 2022.
- The Emperor of Japan and Members of the Imperial Family, su geocities.com. URL consultato l'8 agosto 2005 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2005).
- http://vikingphoenix.com/public/rongstad/bio-obit/bioakhto.htm
Akihito è l'abbreviazione standard utilizzata per le specie animali descritte da Akihito. Categoria:Taxa classificati da Akihito |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 111992561 · ISNI (EN) 0000 0000 8347 3348 · SBN TO0V585297 · BAV 495/135266 · LCCN (EN) n88289770 · GND (DE) 119028379 · BNE (ES) XX823269 (data) · J9U (EN, HE) 987007257413205171 · NDL (EN, JA) 00162868 |
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