La denuncia di un nuovo rapporto: proventi illegali stimati in 12,5 miliardi di dollari in un Paese dove il Pil nello stesso periodo ha sfiorato i 30 miliardi. Il dilagare di questi traffici allontana gli investitori stranieri, indebolendo la crescita economica. Mentre gli interventi repressivi delle autorità devono fare i conti con il coinvolgimento di molti cittadini cinesi "coperti" dagli interessi di Pechino in Cambogia.
Le notizie di oggi: Onu “profondamente allarmata” per le nuove violenze nello Stato Rakhine in Myanmar. Funzionari di Kirghizistan e Pakistan si sono incontrati dopo le violenze della folla a Bishkek. Due navi da guerra cinesi attraccate in Cambogia per esercitazioni militari congiunte. Oltre 130 persone morte nel fine settimana in Afghanistan per le alluvioni nel nord e nel centro.
Fortemente sostenuto da Hun Sen e appoggiato da Pechino si snoderebbe per 180 chilometri dal Mekong fino al porto di Kep. I lavori potrebbero iniziare già entro la fine dell'anno, ma Hanoi è preoccupata per le ripercussioni sulla gestione delle risorse idriche. E chiede che sia un organismo sovrannazionale a valutare il progetto.
Il 1 maggio in molti Paesi dell'Asia coincide in queste ore con temperature superiori ai 40 gradi. Condizioni sempre più frequenti che - come spiega uno studio del Global Labor Institute sulle aziende tessili di Bangladesh, Cambogia, Pakistan e Vietnam - rischiano di compromettere salute dei lavoratori e produttività senza adeguati interventi di mitigazione.
Il premier Srettha Thavisin ha illustrato l’idea alle controparti di Cambogia, Laos, Malaysia, Myanmar e Vietnam. Una mossa finalizzata all’allargamento del flusso di visitatori nei vari Paesi e per alimentare i proventi del settore. Tuttavia, per alcuni esperti esso risulterebbe meno snello perché richiede maggiore coordinamento nelle approvazioni.
Durante il fine settimana la polizia cambogiana ha preso in custodia centinaia di cittadini locali e stranieri. Nonostante Phnom Phen abbia lanciato da più di un anno un'operazione di contrasto al fenomeno, le truffe via internet continuano a fiorire in tutto il sud-est asiatico. Secondo gli osservatori i recenti rimpatri di cinesi dalle regioni settentrionali del Myanmar hanno costretto l'industria a sportarsi in altri luoghi.