In settimana il prelato ha compiuto la prima visita pastorale nel luogo di culto cristiano parte - con moschea e sinagoga - della “Casa della Famiglia Abramitica”. Il dialogo con persone di fede diversa “non solo auspicabile, ma necessario”. La comunità cristiana “multietnica e multiculturale fin dalle sue origini”. E ricorda che la testimonianza della fede “esclude qualsiasi forma di proselitismo”.
Nel fine settimana si celebra la prima Giornata mondiale dei Bambini, voluta con forza dal pontefice. Mons. Martinelli ha incontrato un gruppo di bambini, rispondendo alle loro domande e invitandoli a mettere al servizio della Chiesa “la loro gioia e il loro entusiasmo”. A Hong Kong si è tenuto un raduno di un centinaio di giovani per condividere esperienze e aspettative.
Mons. Aldo Berardi, guida del vicariato che comprende Bahrein, Kuwait, Qatar e Arabia Saudita, commenta la decisione di papa Francesco di concedere alla Chiesa siro-malabarese la giurisdizione sui migranti indiani. "Un elemento non secondario, riguarda ambiti che vanno oltre i riti" e che andranno definiti. Il problema dei luoghi di culto, delle relazioni con lo Stato e l'interlocuzione col mondo musulmano. “Troppe voci” possono creare “confusione”.
Le notizie di oggi: le autorità dello Xinjiang bloccano l’ordine di demolizione della città vecchia di Kashgar, cuore della cultura uigura. In Bangladesh riaprono le scuola nonostante l’ondata eccezionale di calore. Si dimette il ministro thai degli Esteri, a rischio i negoziati col Myanmar. India e Oman puntano a rafforzare gli accordi commerciali.
Prima lettera pastorale di mons. Martinelli, che esorta i fedeli a non essere “schiavi, ma figli”. La fede va trasmessa “non più per convenzione, ma con convinzione” comunicando “le ragioni per cui uno crede”. L'invito a un percorso “interculturale” che permetta di interagire, conoscere, formare alla collaborazione le diverse realtà ecclesiali presenti nel Golfo.
Per il card. Sako il tempo di digiuno e preghiera indica “un nuovo orizzonte” e invita a lasciare che “lo Spirito Santo ci cambi dall’interno”. Il vicario dell’Arabia meridionale parla di “cammino” di speranza, misericordia, perdono. Il patriarca maronita chiede di pregare per le “divisioni, conflitti, odio” in Libano. Mar Younan richiama il “processo di pentimento attraverso lo Spirito Santo”.