Mentre tutto il Paese ha ancora negli occhi le oltre 600mila persone della Messa di ieri, questa mattina - nell'ultimo appuntamento a Timor Est - Francesco ha incontrato i giovani, invitandoli a "fare chiasso" per costruire il futuro senza lasciarsi vincere dall'individualismo. Poi la partenza per Singapore dove il pontefice è arrivato nel primo pomeriggio.
Con l’avvicinarsi della stagione della raccolta a metà ottobre nel Libano meridionale aumentano i timori legati alla sicurezza. Una incertezza alimentata da voci di una possibile escalation sul fronte libanese fra i miliziani e Idf. Gli agricoltori sperano nella protezione dell’Unifil. L’olivicoltura produce tra le 100 e le 200mila tonnellate all’anno, il 70% per la spremitura.
Mons. Kevin S. Randall ha raccontato al nuovo Consigliere capo le preoccupazioni del pontefice nei confronti dei cristiani e dei rifugiati Rohingya. In poco più di un mese il governo provvisorio ha avviato diverse riforme, ma l'ordine non è stato ristabilito ovunque e non è ancora chiaro quando si terranno le elezioni.
Isljam Tokhlu, capo del centro culturale dei tatari di Crimea, sulle preghiere in favore dei "combattenti dell'operazione militare speciale": "Sono un elemento estraneo alla tradizione musulmana al servizio di armate di occupazione. E anche la giustificazione con la difesa dei valori tradizionali contro l'Occidente difficilmente si può applicare al contesto caucasico".
Le parole di Francesco alla Messa presieduta nella spianata di Taci Tolu, davanti a centinaia di migliaia di fedeli: "Attenti a quei coccodrilli che vogliono cambiarvi la cultura". Alla Chiesa locale l'invito a essere come la fragranza del sandalo per cui Timor è nota fin dall'antichità: "Diffondete il profumo del Vangelo contro tutto ciò che umilia, deturpa e distrugge la vita umana". Ai sacerdoti: "La gente qui vi onora, ma non agite come capi che schiacciano gli altri".
Una folle immensa in queste ore sta incontrando Francesco a Timor Est. A cui Francesco ha indicato il "sacramento dei poveri" come via per superrare le ferite. Il commento di Giorgio Bernardelli alle parole del Papa nel terzo dei Paesi toccati dal suo viaggio in Asia e Oceania nella nuova puntata del podcast di AsiaNews e Mondo e Missione, in collaborazione con Avvenire.